Il PD e la realtà distorta

Chi non ha sentito in questi giorni esponenti del PD sperticarsi nel dire che le elezioni amministrative nulla hanno a che fare con Renzi?
Di più, molti candidati sindaci ai ballottaggi hanno escluso la presenza del Presidente del Consiglio a chiusura delle loro campagne elettorali.
Come mai? Ma Renzi non era quello col tocco magico? Quello che “finalmente si vince”, mica come quelli prima di lui. E se le elezioni amministrative non sono da legarsi al rottamatore, neppure le Europee lo dovevano essere e quel 40% del PD non legittima certo questo premier, come invece tutti si sono affrettati a dichiarare.

Ieri il PD ha festeggiato la giornata di non pagamento della Tasi sulla prima casa e ha sostenuto di aver abbassato le tasse agli italiani per miliardi di euro. Hanno dovuto sottolinearlo parecchio, forse perché la gente non se n’è minimamente accorta? Mah.

Insomma, si stanno accorgendo pure loro che gli italiani cominciano a non credere più alle panzane che raccontano in tv e sui giornali governativi, la realtà vissuta dagli italiani confligge troppo con il bel quadretto che ogni giorno Renzi e la sua claque ci dipingono a reti unificate.

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14 maggio 2013 – Segnalazioni

"Chiarezza su ciò che è avvenuto […] è più che evidente che non potranno farlo né Valentini che ha appena ottenuto l’endorsement di Ceccuzzi […] e che è il candidato del Monaci che faceva parte del gruppo di potere che ha comandato in città fino a ieri e che è il capo di quel Gabriello Mancini che ha sfasciato la fondazione, nè il Neri (che è il candidato dell’altro Monaci e di quel PDL che è stato il compiacente alleato, con Verdini ed il gruppo dirigente senese, di Ceccuzzi). Per loro sarà impossibile; loro sono stati scelti per coprire non per scoprire la verità. Solo un sindaco nuovo del tutto e non compromesso con il passato regime può farlo." [Sinistra per Siena – Circolo Città Domani]

25 aprile 2013 – Segnalazioni

Buona Festa della Liberazione

Condividere al tempo del PD

A volte le parole non han lo stesso significato per tutti. E così a Siena, mentre alcuni partiti (SEL, Riformisti, Siena Cambia e Noi) organizzavano una riunione per trovare una candidatura condivisa per il cosiddetto centrosinistra (o almeno quel che ne resta), il PD “condivideva” la sua scelta per la candidatura a sindaco.

Da una parte si chiedeva da settimane (da quando Ceccuzzi si è ritirato) un incontro tra tutte le forze che avevano già sostenuto la fallimentare amministrazione di Ceccuzzi per giungere allo svolgimento di primarie aperte, dall’altra (come del resto in molti già sospettavano) si perdeva tempo per arrivare a definire la candidatura senza passare dalle primarie. E il tempo è ormai prossimo a scadenza.

Adesso cosa farà SEL? Avrebbe davanti a sé varie opzioni: sostenere come sempre il PD, concorrere alle elezioni con un proprio candidato o scegliere, tra quelli già in campo, il candidato (o meglio la candidata) che più rappresenta la cesura con un passato disastroso. Il nome di questa candidata è ben conosciuto da tutta la città: Laura Vigni.

All’Alba vincerò

Devo dire che a me Bersani piace. Certo, da solo, senza quella marea di m….materia grigia che lo circonda e lo avvolge. Ma come si fa a dire di aver vinto “senza se e senza ma“, se l’unico candidato del PD tra le città importanti ha perso tutto il vantaggio che aveva al primo turno? Si dirà che il M5S ha raccolto i voti della destra e, aggiungo io, quei voti avranno un costo, ma Bernazzoli al secondo turno ha perso anche circa 600 elettori, non che gli sarebbero bastati, ma questo dimostra che il candidato non aveva certo emozionato il proprio elettorato. Quindi dov’è la vittoria? Può ben dire di aver perso meno consenso della destra, ma certo non di aver vinto. Tra l’altro nel giorno in cui si celebra a Siena la definitiva rottura tra ex-DS e ex-Margherita con le dimissioni del sindaco Ceccuzzi. Anche lui candidato senza primarie,  spacciatosi per volto nuovo, ma fino al giorno prima comodamente seduto in Parlamento, dal quale (unica vera novità del personaggio) si era dimesso all’indomani della vittoria a Siena.

Intanto Alba – Soggetto Politico Nuovo si sta strutturando e ha pubblicato il proprio forum dove poter discutere e fare democrazia partecipata, in attesa di nuovi strumenti ancora migliori.