Mi abbono a Famiglia Cristiana?

No, non mi abbono, ma… se non fosse per altri temi un po’ troppo cattolici, lo meriterebbe.

Visti i tempi di assenza totale di opposizione, in questo paese, l’unica traccia viene riscontrata in Famiglia Cristiana. Dopo averci avvertiti del ritorno del fascismo in Italia (beh, in realtà ce n’eravamo accorti, ma certo non tutti, per cui ben vengano queste voci!), oggi il periodico cattolico accusa il governo di far la voce grossa con i deboli e di non provare neanche un po’ a contrastare i veri delinquenti. Che dire, speriamo che qualche cattolico lo legga e cominci a riflettere, perché il problema maggiore degli italiani è proprio la mancanza di pensiero.

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Campagna sulla sicurezza…

Pubblico anche qui il mio commento presente in questo post

Confermo, l’Italia è ormai piena di gente che pensa che i rom siano l’emergenza nazionale. Come potrebbero pensare altrimenti, visto che anche l’opposizione concede la sua sponda alla maggioranza per alimentare tutto questo?

E poi quando gli dici che sono un pochino razzisti e fascisti.. ti rispondono tutti nello stesso modo: “quando verranno a rubarti in casa…”. E’ la frase che hanno imparato e la ridicono pari pari. Tutti la stessa dannata frase, che siano persone che fino al giorno prima avresti definito persone di un’intelligenza e di una sensibilità sopra la media, che siano qualunquisti. Tutti la stessa dannata frase, come se tutti subissero ogni giorno un furto. Beh, se ogni giorno subite un furto, cazzo, andate dai carabinieri e denunciatelo!!! O forse è solo una frase fatta?

In realtà è vero. Ogni giorno subiamo tutti quanti un furto, ma nessuno andrà mai a denunciare il presidente del Consiglio e i suoi scagnozzi e quindi abbiamo bisogno di sfogare la nostra frustrazione. Chi meglio di persone diverse?

Le vere emergenze nazionali

E come non sottoscrivere questa campagna?

Per maggior sicurezza... offri un dito a Maroni

Per maggior sicurezza... offri un dito a Maroni

Pedoni e scaloni

Non si può dire che a Firenze manchino le piste ciclabili, ed in effetti sono molte le persone che hanno scelto questo mezzo di trasporto, decisamente economico e decisamente rispettoso dell’ambiente. Quindi…. tutto bene? Insomma!

Chi dice che il modello classista è morto? Ci sono gli automobilisti che possono tutto: non si fermano alle strisce pedonali, parcheggiano sui marciapiedi, in seconda terza fila senza che nessuno gli contesti la ben che minima infrazione.

Subito sotto ci sono i centauri, che, come sopra, non si fermano alle strisce pedonali, parcheggiano sui marciapiedi, in alcuni casi occupano i parcheggi delle auto, sorpassano indipendentemente a destra o a sinistra. Però quando c’è uno scontro con un’auto, ne pagano il prezzo maggiore.

Lo scalino sotto è occupato dai ciclisti, che pagano nei confronti delle due classi superiori un mezzo decisamente inferiore, in fatto sia di prestazioni che di sicurezza. In uno scontro con uno a scelta delle due classi superiori, chi ne fa di peggio è sicuramente il ciclista. Ma possono pur sempre sfrecciare sui marciapiedi della città, che sian piste ciclabili o no.

E in fondo alla piramide, i pedoni (in gran parte persone anziane!). Non hanno diritti. Si trovano i marciapiedi bloccati dalle auto o dai motorini parcheggiati. I loro marciapiedi sono sempre più stretti e nel malaugurato caso che invadano una pista ciclabile, arriva sempre una bici a far notare l’invasione, ma non possono far nulla se ad invadere i propri spazi sono i ciclisti. Ogni volta che attraversano una strada devono guardare in ogni direzione, attenti che non arrivi nessuno, ma proprio nessuno, perché anche attraversando sulle strisce pedonali, non saranno mai sicuri di arrivare sani sull’altro marciapiede (sempre che ci sia l’altro marciapiede!). Insomma, una giungla! Però Palazzo Vecchio ha fatto alzare 2 rom che chiedevano l’elemosina occupando troppo spazio sul marciapiede… Eh, si, proprio la soluzione auspicabile per i pedoni, l’unico mezzo privato totalmente non inquinante!

Il primo Ululato del Lupo

Merita decisamente una segnalazione questo primo Ululato del Lupo (Stefano Benni). Neanche a dirlo, è dedicato all’argomento principe della campagna elettorale, quella in atto prima del 13-14 aprile e quella successiva, continua, implacabile che ha già tramortito la mente della maggioranza delle persone. Buona lettura.

Chi, per vincere le elezioni, ha puntato tutto, sulla paura e sul senso di insicurezza, ha avuto ragione. L’aggressione climatica è in atto. Gli italiani sono stati derubati della primavera e dell’estate, la pioggia flagella il paese, i fiumi tracimano, orde di vacanzieri benzodipendenti formano code di chilometri sotto tuoni e fulmini, i traghetti beccheggiano, i pomodori marciscono, i ghiacciai fondono.
La responsabilità di tutto ciò ovviamente, non è dell’avidità dei boss dell’economia, del mostruoso proliferare della auto e dei gas inquinanti, dello scempio dell’ambiente. La colpa è di alcune ben individuabili minoranze criminali.
I ghiacci del polo si stanno sciogliendo per colpa degli eschimesi, popoli nomadi affini ai Rom che fumano, cucinano e petano senza ritegno negli igloo. I loro squallidi villaggi abusivi sparsi nel ghiaccio intossicano l’aria, le loro slitte a motore inquinano e ingialliscono il pelo degli orsi polari.
Al polo sud, migliaia di pinguini terroni emigrano in continuazione facendo traballare sotto il loro peso la già sovraccarica banchisa.
La corrente del golfo è stata deviata dai gommoni albanesi e da pescherecci marocchini, avidi di pesca e guadagno. Le foreste amazzoniche sono state distrutte da senegalesi e pakistani per farne statuette da vendere.
Una folta coltre di smog copre le città italiane: la colpa è evidentemente delle stufe a gas di vecchio modello dei campi nomadi. Intanto le comunità di barboni accampate sui fiumi erodono gli argini col loro peso, e i terroristi islamici hanno distrutto l’agricoltura italiana con falsa grandine lanciata da aerei siriani.
La mancanza di un vero federalismo fa sì che anche sui paesi del nord arrivino in continuazione nembo-cumuli dalla Romania, e scirocco magrebino. Quando avremo finalmente le riforme, sul Po pioverà solo quando vorranno i padani, non quando deciderà Roma Ladrona o i faccendieri europeisti Giove e Odino.
Il governo darà subito una pronta risposta. Sono pronte ronde di diversi partiti che segnaleranno l’entrata nei confini nazionali di nuvole di colore scuro o meticcio, portatrici di danni e illegalità isobarica. Il governo ombra si è detto disposto a fornire diecimila volontari di grossa stazza per coprire dal sole i pensionati più anziani. Nessuno rinuncerà all’auto, anzi file di vacanzieri continueranno a procedere a passo d’uomo nelle autostrade più intasate di Europa. Ma se beccheremo un solo lavavetri davanti al nostro parabrezza, sapremo chi rallenta il traffico.
Il nemico si è fatto più subdolo: attacca dall’alto e dal basso con inondazioni, frane, perturbazioni e basse pressioni. Ma è sempre lui: l’invasore straniero che vuol sabotare l’azzurro e temperato clima italiano. Non ci faremo ingannare dagli ecoterroristi e dai frocetti verdi: sappiamo chi sono i veri nemici della nostra terra, i veri distruttori. Sappiamo di chi avere davvero paura.
E’ vero, c’è un clima nuovo in Italia. Avevamo tanti partiti ora ne abbiamo due: il centro destra e il centro-sinistra-verso-destra. Avevamo quattro stagioni e ora ne abbiamo due: afa o diluvio. Ci estingueremo pieni di sicurezza.

UE: dibattito sull’Italia

Da pochi giorni si è insediato il governo della destra e già l’Europa si interroga, e lo fa al livello delle massime istituzioni, sulla politica xenofoba dell’Italia verso i Rom. Saremo cacciati dall’uscita secondaria o scaraventati dalla finestra? Una cosa è sicura, questo governo finirà di distruggere questo nostro paese.

Le vere emergenze nazionali

Di tanto in tanto la stampa deve occuparsi di questioni vere, di persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese, quale che sia il governo (che sia il sistema capitalistico che ci rende tutti più poveri, ogni giorno che passa? Mah?!).

C’hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame.

[da Nella mia ora di Libertà di F. De André]

Di persone che non trovano lavoro, di persone che lo perdono. Di persone che si amano e non possono stare insieme perché ad uno che si veste di bianco da fastidio vederli insieme. Di immigrati che sprezzanti della loro vita, ne salvano un’altra. Di italiani (avete visto mai un fascio da solo? No, han troppa paura da soli!) che ammazzano di botte un ragazzo indifeso. Di preti che violentano bambini. Di camorra e delle stragi mafiose. A volte alla stampa nazionale tocca parlare di un ragazzo che si da fuoco dopo aver perso il lavoro.

Poi per fortuna si può tornare a parlare di nani e ballerine, dei problemi che fan piacere all’attuale governo, tipo i rom o l’immondizia a Napoli, e nei momenti giusti… Dell’immondizia se ne parla ora, dal giorno dopo il primo Consiglio dei Ministri scomparirà come per magia. Dei Rom già se ne sente parlare meno, servivano per le elezioni e per dimostrare la grandezza del nano… ora che dai paesi civili ci mandano a dire che siamo un po’ xenofobi e fascisti, la stampa ha sentito il bisogno di relegare le notizie un po’ più in là…insieme alle notizie di folklore.

Eravamo un grande paese, almeno questo ci insegnano a pensare a scuola, ma adesso… l’unica speranza è che dopo aver decentralizzato in Spagna la nostra opposizione, venga esternalizzato anche il governo, magari in Argentina.