Il ricatto democratico

2010/11/03 at 21:17 ; Antonio Ingroia

E finalmente arrivò il ricatto.

Fra il centrosinistra e Ingroia tuttavia, aggiunge Franceschini, “non ci sarà nessuna desistenza. Però chi toglie voti al campo dei progressisti rischia, anche involontariamente, di far vincere la destra. A questo punto è la lista di Ingroia che deve scegliere se fare un atto di responsabilità nei confronti del paese. Desistenza significa patti, scambi, non c’è niente di tutto questo” [da Repubblica.it]

Come a dire: Ingroia e la sua lista non vengano a chiedere poltrone in Senato, noi non gliele daremo e se perderemo i premi di maggioranza nelle regioni più popolose (Lombardia, Campani e Sicilia) sarà ovviamente colpa loro. Poi, naturalmente, se Ingroia non si candidasse in quelle regioni e noi avessimo la maggioranza anche al Senato, non riceveranno né grazie né tanto meno una politica più vicina alle istanze portate avanti da Rivoluzione Civile.

Insomma, quelli del PD vorrebbero “la botte piena e la moglie ubriaca”, una sorta di desistenza unilaterale, contando poi sul fatto che i potenziali elettori di Rivoluzione Civile si riverserebbero in toto sul loro simbolo. Ipotesi tutt’altro che reale: chi si è avvicinato a Rivoluzione Civile non ne può più del PD e senza la presenza della lista, di certo non convergerebbe il voto su Bersani, molto più facilmente non voterebbe o si tufferebbe sul movimento di Grillo.

E’ la nuova versione del sempre-verde “voto utile“, che ribattezzerei ricatto democratico. Ma nessuno si chiede mai per chi questo voto deve essere utile? Il voto è un diritto di ognuno, lo sancisce la costituzione. Quindi il cittadino lo esercita rispettando le proprie convinzioni e interessi, perciò il voto è utile a se stesso in primis, perché esercitandolo cerca di ottenere una politica più vicina al proprio pensiero. Quindi c’è da chiedersi, è utile ad un operaio, ad un disoccupato, ad un “quarto stato” concedere il proprio voto al PD, se i democratici hanno più volte confermato che non ci sarà un’inversione di rotta? La risposta io non credo che sia positiva.

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A Siena prima assemblea di “Cambiare si può” per creare il Quarto polo alle politiche 2013

Ricevo da Cambiare si può! Siena e volentieri pubblico:

Domani sera a Siena prima assemblea provinciale della campagna “Cambiare si puo’, noi ci siamo” (giovedì 13, ore 20.30 alla Corte dei Miracoli, ex ospedale psichiatrico, via Roma 56, Siena) finalizzata alla costituzione di una lista di cittadinanza per le elezioni politiche 2013 che sia alternativa alle politiche neo-liberiste (www.cambiaresipuo.net).

Anche a Siena è stato raccolto l’appello lanciato a Roma il 1 dicembre durante il primo incontro nazionale di “Cambiare si puo'”, al quale hanno aderito, tra gli altri, il magistrato Antonio Ingroia e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. In questi giorni in tutta Italia si stanno organizzando più di 100 assemblee per verificare la possibilità di dare vita, dal basso, in modo democratico, ad un “quarto polo”. Le assemblee sui territori dovranno pronunciarsi su alcuni punti del programma (No all’Europa delle banche; rinegoziazione del debito; reddito di cittadinanza; mantenimento welfare, riconversione ecologica; difesa dei beni comuni contro le privatizzazioni, no alla guerra) ed elaborare criteri per la definizione delle candidature di cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza a schieramenti politici.

Durante l’incontro, preparatorio per l’assemblea regionale prevista a Firenze sabato 15 dicembre alle ore 15 (Circolo Arci Il Progresso, Via Vittorio Emanuele II, 135), non verranno eletti delegati, ma sarà avviata la discussione per raccogliere proposte, idee, adesioni; inoltre, sarà creato un coordinamento organizzativo.

Il momento di sintesi delle assemblee sui territori sarà l’assemblea nazionale convocata per il 22 dicembre, durante la quale verranno decisi i passaggi futuri (programma della lista, nome, simbolo).

Per il comitato promotore di “Cambiare si puo’! Noi ci siamo”

Laura Vigni (tra i “70” promotori), Francesco Andreini, Gianluca Failli, Matteo Mascherini, Daniela Passeri 

Info: cambiaresipuo.siena@gmail.com

La democrazia è un’altra cosa

So già che, se tra quei pochi visitatori che passano di qua ci sarà qualche grillino col marchio DOCG, riceverò offese e anatemi, perché parlar male del capo proprio non è ammesso. Sono come i pdellini e gli stalinisti: amano il pensiero unico, possibilmente pensato dal capo, che così è più semplice.

Ma Grillo è proprio come uno di quei ragazzini che quando portano il pallone poi pretendono di decidere chi gioca, le squadre, chi sta in porta e anche le regole, così da vincere più facilmente. Questo può anche essere lecito, il “pallone” è suo e decide lui, se c’ha intorno ragazzini che giocano con lui. Ma allora viene meno la differenza con gli altri vecchi partiti. La democrazia dal basso è tutta un’altra cosa!

Cambiare si può il 13 dicembre alla Corte dei Miracoli

Ricevo da “Cambiare si può! – Siena” e volentieri pubblico:

Cambiare si può!l’assemblea di Roma del 1° dicembre, primo incontro nazionale della campagna “Cambiare si può! Noi ci siamo” (www.cambiaresipuo.net), ha lanciato l’invito a tutte le realtà locali interessate a questo progetto – ovvero alla creazione di una lista di cittadinanza per le elezioni politiche 2013 che sia alternativa alle politiche neoliberiste – a promuovere assemblee nei territori, con la più ampia partecipazione dei cittadini, per verificare la fattibilità del progetto stesso.

A SIENA abbiamo accolto questa proposta e vi invitiamo a partecipare all’assemblea che si terrà

GIOVEDI 13 DICEMBRE, ore 20.30

c/o Corte dei Miracoli (ex-ospedale psichiatrico)

via Roma 56, Siena

Questo incontro sarà preparatorio per un’assemblea regionale che si terrà a Firenze sabato 15 dicembre alle ore 15 (Circolo Arci Il Progresso, Via Vittorio Emanuele II, 135, Firenze).

Durante l’incontro di giovedì a Siena presenteremo la campagna “Cambiare si può! Noi ci siamo” e avvieremo la discussione per raccogliere proposte, idee, adesioni da presentare all’assemblea regionale.

Questo incontro non serve per eleggere delegati per l’assemblea, mentre si dovrà creare un coordinamento organizzativo.

Il momento di sintesi delle assemblee sui territori sarà l’assemblea nazionale convocata per il 22 dicembre, durante la quale verranno decisi i passaggi futuri (programma della lista, nome, simbolo).

Per presentare l’iniziativa a Siena, manderemo un comunicato stampa da inviare ai giornali.

Chi intende già da ora aderire alla campagna e quindi firmare il comunicato stampa, può mandare la sua adesione personale a questo indirizzo mail cambiaresipuo.siena@gmail.com

entro mercoledì 12 dicembre alle ore 12.

E naturalmente vi invitiamo a diffondere l’invito!!

Per il comitato promotore di “Cambiare si puo’! Noi ci siamo”

Laura Vigni

E’ possibile ricevere aggiornamenti sull’Assemblea seguendo la pagina facebook e l’evento.

Dalla porcata… nella brace del premietto

Ma com’è che Calderoli, noto ai più per la legge elettorale definita da lui stesso Porcata, è l’unico che sforna ogni tanto leggi elettorali? Qualche giorno fa proponeva il “premietto progressivo” al primo partito:

se nessuno raggiunge il 40% dei voti, alla prima coalizione va il 15% dei seggi conseguiti se si stanzia tra il 25 e il 30% dei seggi; chi è tra il 30 e il 35% dei seggi vince il 20% di essi; tra il 35 e il 40% dei seggi viene assegnato un “premietto” del 25% di quelli vinti; oltre il 40 il premio è del 30% (che corrisponde grosso modo al 12,5% previsto dalla proposta Malan)

Oggi propone un premio massimo del 54% a tre scaglioni, così sviluppato:

a chi prende non meno del 30 per cento e non più del 35 per cento andrà un premio del 22.5 per cento; a chi prende più del 35 per cento e non più del 40 per cento andrà un bonus del  27.5 per cento; chi ottiene più del 40 per cento avrà un premio del 35 per cento. In questo ultimo caso il premio torna a essere un vero e proprio premio di governabilità.

Ma non c’è proprio nessun altro in Parlamento che potrebbe avanzare qualche proposta seria? Ma Calderoli non ha proprio nient’altro da fare che pensare alla Legge Elettorale, visti i precedenti!?

E poi ci sarebbe da ricordare che la legge elettorale dovrebbe definire le regole democratiche che valgono per tutti, non dovrebbe essere cambiata ad ogni elezione per aiutare o contrastare questa o quella vittoria/sconfitta!

Dopo l’Assemblea di Alba

Si è conclusa ieri la due-giorni assembleare di Alba.
È stato uno sforzo organizzativo non indifferente che i compagni e amici del nodo di Roma hanno portato a compimento con grande cuore, per questo, personalmente, li ringrazio davvero tanto.
Si sono susseguiti circa 78 interventi. Diverse votazioni importanti, tra cui lo statuto di Alba, il Coordinamento Operativo e il sostegno all’Appello “Cambiare si può!
Per quanto mi riguarda, sono stato davvero contento di aver partecipato a questa assemblea, mi ha dato tanto entusiasmo e la speranza che il 10 marzo (o quando voteremo) sulla scheda elettorale troverò un soggetto politico da votare senza tapparmi il naso!
Non sarà tutto perfetto, ma con la partecipazione delle persone tutto questo movimento potrebbe ancora migliorare tanto.

Dopo, mentre tornavo alla stazione Tiburtina per prendere l’autobus e tornare a casa, passeggiando ho superato Ferrero. Non l’ho riconosciuto subito ma al successivo semaforo l’ho visto in faccia e ho capito chi fosse. Passeggiava in compagnia di una donna nelle vicinanze di via del Policlinico, come, giustamente, una persona qualsiasi…ma di questi tempi non è certo una cosa comune. Avrei potuto fermarlo e parlarci, non credo che si sarebbe sottratto a questo, ma il mio carattere piuttosto introverso glielo ha risparmiato.