Manifesti abusivi a Siena

Il Comitato Senese L’Altra Europa con Tsipras ha denunciato il PD senese per affissioni abusive!

Al PD è stato assegnato lo spazio elettorale numero 7, ma come si vede da queste immagini ha occupato abusivamente anche gli spazi elettorali di altre liste:

La Lizza

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Il Comitato Senese chiede di aiutarli a pubblicizzare questa notizia e di segnalare sulla loro pagina facebook altri casi di manifesti abusivi in città!

[Fonte: sienapertsipras.wordpress.com]

Pubblicità

Come sbancare una comunità e rimanere impuniti

Ricevo dal Comitato Senese L’Altra Europa con Tsipras e volentieri pubblico:

La tragica vicenda del Monte

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Piazza Salimbeni, meglio conosciuta a Siena come Piazza del Monte sarà il naturale palcoscenico dell’evento pubblico che il Comitato Senese L’Altra Europa con Tsipras sta organizzando per conversare con tutti coloro che della vicenda del Monte dei Paschi di Siena conoscono tutti i più piccoli dettagli e con coloro che non sanno ancora nulla.

 

Appuntamento per
Martedì 20 maggio
alle ore 17.30
in Piazza Salimbeni a Siena

 

In questi giorni stiamo distribuendo questo volantino che riassume personaggi e interpreti dello scandalo MPS, una vera e propria Opera in Tre Atti

 

Non votiamo chi ha distrutto
il patrimonio più grande di questa città.
Questa volta si votino da soli

 

Oggi esiste un’alternativa

L'Altra Europa con Tsipras

[Leggi tutto qui: sienapertsipras.wordpress.com]

Cena Italo-Greca

Il Comitato Senese L’Altra Europa con Tsipras ti invita alla Cena Italo-Greca organizzata presso la Corte dei Miracoli a Siena per venerdì 16 maggio alle ore 20

La cena sarà allietata con interventi a cura di amiche artiste.

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Vi chiediamo, se potete, di portare da casa le stoviglie ( piatto, posate, bicchiere).

Anche con questo piccolo gesto si può contribuire al buon risultato della cena.

Prenotate presso Andrea nei seguenti modi: 0577/355554, 347/5410615, o andrea.borgna50@gmail.com

Come già scritto, il menu comprende:
CROSTINI
PASTA POMODORO E BASILICO
MOUSSAKA IN CREPS
INSALATA GRECA
DOLCI

Contributo minimo: € 15.00

[Fonte: sienapertsipras.wordpress.com]

Felice Pizzuti a Poggibonsi mercoledì 7 maggio

Sistema pensionistico, Welfare Europeo e politiche del lavoro.

Il Comitato Valdelsa L’Altra Europa con Tsipras” ha organizzato per mercoledì 7 maggio un incontro pubblico con il Candidato per la lista L’Altra Europa con Tsipras Felice Pizzuti presso la Sala Polivalente “La Ginestra”, via Trento.

Felice Pizzuti a Poggibonsi il 7 maggio

Vi invitiamo a condividere con i vostri amici l’evento facebook dedicato

 

Chi vuole dare un contributo per finanziare il comitato locale può farlo anche tramite una donazione PayPal.

Leggi perché è importante dare un finanziamento alla lista L’Altra Europa con Tsipras.

[da sienapertsipras.wordpress.com]

Simboli elettorali e firme a Siena

In queste ultime settimane, anche a Siena sono state raccolte le firme a sostegno della presentazione della lista “L’Altra Europa con Tsipras” alle elezioni Europee di fine maggio. Solamente questa lista, tra tutte quelle che si presenteranno alle elezioni, ha avuto la necessità di raccogliere 150.000 firme, perché è una lista totalmente nuova con l’obiettivo di affermarsi nel Parlamento Europeo per cambiare in senso solidale e democratico la politica economica. Vuole promuovere una nuova conferenza sul debito, consapevole che livelli di debito così elevati non potranno essere ripagati neanche con sacrifici enormi da parte delle popolazioni. E intende portare avanti una riconversione in senso ecologico delle produzioni con l’obiettivo di abbattere così la grande disoccupazione giovanile che sta diventando uno dei problemi sociali più importanti.

La raccolta firme si è ormai completata anche nelle regioni dove era più a rischio (leggi cos’è successo in Val d’Aosta) e a Siena in appena 3 settimane è stato raggiunto e ampiamente superato l’obiettivo delle 800 firme, attestandosi a quota 1200.

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Ieri, domenica 6 aprile, è stato presentato al Viminale il logo della lista “L’Altra Europa con Tsipras”.

Lista per TSIPRAS – riunione mercoledì 5 febbraio a SIENA

Prendiamo l’iniziativa di scrivere a chi ha firmato a Siena e provincia l’appello per una lista di cittadinanza unitaria e apartitica che promuova la candidatura di Alexis Tsipras a presidente della Commissione europea alle prossime elezioni europee. ( bit.ly/listatsipras )

Pensiamo sia necessario incontrarci al più presto per costituire a Siena (e ovunque sia possibile) comitati di promotori locali secondo le modalità indicate dai 6 promotori.

Poiché la data indicata per l’eventuale presentazione di candidature è il 16 febbraio, e dal 24 febbraio sarà necessario attivarci per la raccolta delle firme, pensiamo sia necessario incontrarsi al più presto, per cui vi invitiamo a un primo incontro

MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO

ore 21

c/o il Circolo Città Domani

via Aretina 61, Siena

Chiediamo a tutti/e di estendere questo invito a chi può essere interessato a "pensarsi dentro un percorso collettivo e non in quanto interprete di istanze di parte".

Luca Baranelli, Andrea Borgna, Gigi Bosco, Nadia Bruni, Stefania Griccioli, Daniela Passeri, Albalisa Sampieri, Gabriele Usberti, Alessandro Vigni.

La dichiarazione programmatica di Alexis Tsipras

L’Europa al Bivio – Manifesto per le elezioni europee con Alexis Tsipras

Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli, Guido Viale *
da www.albasoggettopoliticonuovo.it/2014/01/leuropa-al-bivio-manifesto-per-le-elezioni-europee/

L’Europa al bivio

L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela. Dicono i cultori dell’immobilità che sono solo due le risposte al male che in questi anni di crisi ha frantumato il progetto d’unità nato a Ventotene nell’ultima guerra, ha spento le speranze dei suoi popoli, ha risvegliato i nazionalismi e l’equilibrio fra potenze che la Comunità doveva abbattere. La prima risposta è di chi si compiace: passo dopo passo, con aggiustamenti minimi, l’Unione sta guarendo grazie alle terapie di austerità. La seconda risposta è catastrofista: una comunità solidale si è rivelata impossibile, urge riprendersi la sovranità monetaria sconsideratamente sacrificata e uscire dall’Euro. Noi siamo convinti che ambedue le risposte siano conservatrici, e proponiamo un’alternativa di tipo rivoluzionario. È nostra convinzione che la crisi non sia solo economica e finanziaria, ma essenzialmente politica e sociale. L’Euro non resisterà, se non diventa la moneta di un governo democratico sovranazionale e di politiche non calate dall’alto, ma discusse a approvate dalle donne e dagli uomini europei. È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità, a meno di chiudere le frontiere, far finta che l’economia-mondo non esista, impoverirsi sempre più. Solo attraverso l’Europa gli europei possono ridivenire padroni di sé.
Per questo facciamo nostre le proposte di Alexis Tsipras, leader del partito unitario greco Syriza, e nelle elezioni europee del 25 maggio lo indichiamo come nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea. Il suo paese, la Grecia, è stato utilizzato come cavia durante la crisi ed è stato messo a terra: in quanto tale è nostro portabandiera. Tsipras ha detto che l’Europa, se vuol sopravvivere, deve cambiare fondamentalmente. Deve darsi i mezzi finanziari per un piano Marshall dell’Unione, che crei posti di lavoro con comuni piani di investimento e colmi il divario tra l’Europa che ce la fa e l’Europa che non ce la fa, offrendo sostegno a quest’ultima. Deve divenire unione politica, dunque darsi una nuova Costituzione: scritta non più dai governi ma dal suo Parlamento, dopo un’ampia consultazione di tutte le organizzazioni associative e di base presenti nei paesi europei.
Deve respingere il fiscal compact che oggi punisce il Sud Europa considerandolo peccatore e addestrandolo alla sudditanza, e che domani punirà, probabilmente, anche i paesi che si sentono più forti. Al centro di tutto, deve mettere il superamento della disuguaglianza, lo stato di diritto, la comune difesa di un patrimonio culturale e artistico che l’Italia ha malridotto e maltrattato per troppo tempo. La Banca centrale europea dovrà avere poteri simili a quelli esercitati dalla Banca d’Inghilterra o dalla FED, garantendo non solo prezzi stabili ma lo sviluppo del reddito e dell’occupazione, la salvaguardia dell’ambiente, della cultura, delle autonomie locali e dei servizi sociali, e divenendo prestatrice di ultima istanza in tempi di recessione. Non dimentichiamo che la Comunità nacque per debellare le dittature e la povertà. Le due cose andavano insieme allora, e di nuovo oggi.
Oggi abbiamo di fronte una grande questione ambientale di dimensioni planetarie, che può travolgere tutti i popoli, e un insieme di politiche tese a svalutare il lavoro, mentre una corretta politica ambientale può essere fonte di nuova occupazione, di redditi adeguati, di maggiore benessere e di riappropriazione dei beni comuni. È il motivo per cui contesteremo duramente il mito della crescita economica così come l’abbiamo fin qui conosciuta. Esigeremo investimenti su ricerca, energie rinnovabili, formazione, trasporti comuni, difesa del patrimonio culturale. Sappiamo che per una riconversione così vasta avremo bisogno di più, non di meno Europa.
Proprio come Tsipras dice riferendosi alla Grecia, in Italia tutto questo significa rimettere in questione due patti-capestro. Primo, il fiscal compact: il pareggio di bilancio che esso prescrive è entrato proditoriamente nella nostra costituzione, l’Europa non ce lo chiedeva, limitandosi a indicare sue «preferenze». Secondo, il patto di complicità che lega il nostro sistema politico cleptocratico alle domande dei mercati: chiediamo una politica di contrasto contro le mafie, il riciclaggio, l’evasione fiscale, la protezione e l’anonimato di capitali grigi, la corruzione, in un’Europa dove non sia più consentito opporre il segreto bancario alle indagini della magistratura. Significa infine difendere la Costituzione nata dalla Resistenza, e non violarne i principi base come suggerito dalla JP Morgan in un rapporto del 28 maggio 2013, cui i governanti italiani hanno assentito col loro silenzio. Significa metter fine ai morti nel Mediterraneo: i migranti non sono un peso ma il sale della crescita diversa che vogliamo. Significa darsi una politica estera, non più al rimorchio di un paese– gli Stati Uniti– che perde potenza ma non prepotenza. La pax americana produce guerre, caos, stati di sorveglianza. È ora di fondare una pax europea.
Le larghe intese, le rifiutiamo in Italia e in Europa: sono fatte per conservare l’esistente. Per questo diciamo no alla grande coalizione parlamentare che si prepara fra socialisti e democristiani europei, presentandoci alle elezioni di maggio con una piattaforma di sinistra alternativa e di rottura. Nostro scopo: un Parlamento costituente, che si divida fra immobilisti e innovatori. Siamo sicuri fin d’ora che gran parte dei cittadini voglia proprio questo: non l’Unione mal ricucita, non la fuga dall’Euro, ma un’altra Europa, rifatta alle radici. La chiediamo subito: il tempo è scaduto e la casa di tutti noi è in fiamme, anche se ognuno cercasse rifugio nella sua tana minuscola e illusoria.

L’Italia al bivio

Questo è l’orizzonte. A partire da qui avanziamo la proposta di dare vita in Italia a una lista che alle prossime elezioni europee faccia valere i principi e i programmi delineati.
Una lista promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici, che sia una risposta radicale alla debolezza italiana. Una lista composta in coerenza con il programma, che candidi persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio.
Una lista che sostiene Tsipras ma non fa parte del Partito della Sinistra Europea che lo ha espresso come candidato. I nostri eletti siederanno nell’europarlamento nel gruppo con Tsipras (GUE-Sinistra Unitaria europea). Una lista che potrà essere sostenuta, come nel referendum acqua, dal più grande insieme di realtà organizzate e che non si manterrà con i rimborsi elettorali.
Una lista che con Tsipras candidato mobiliti cittadine e cittadini verso un’Altra Europa.

Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli, Guido Viale

Nota

La lista per le elezioni europee a cui proponiamo di dar vita con questo documento sarà una lista di cittadinanza assolutamente autonoma, promossa da personalità della cultura, dell’arte e della scienza e da esponenti di comitati, associazioni, movimenti e organismi della società civile che ne condividono gli obiettivi e i contenuti, e che non verrà “negoziata” con alcun partito. Questo sia per segnare una netta discontinuità con il passato, sia per sottolineare la novità di questa proposta: l’adesione a questa lista elettorale non deve essere confusa con l’affiliazione ad alcuno dei partiti esistenti o in fieri e non ha alcuna pretesa identitaria.
Questa lista avrà un comitato di garanti formato tra i firmatari dell’appello, che non si candideranno. Avrà un comitato promotore, con compiti operativi.
Su questa base le realtà organizzate – come i partiti, o loro strutture, le associazioni politiche o culturali, i centri sociali – che vorranno sostenere questo progetto sono le benvenute e possono contribuire al suo successo anche presentando proposte di candidatura di propri iscritti, purché rispondenti alle caratteristiche indicate nell’appello. E potranno sostenere la lista, la raccolta delle firme e le attività connesse alla campagna elettorale, costituendosi in uno o più comitati di sostegno dotati della più ampia autonomia, seguendo il modello già adottato nella campagna per i referendum contro la privatizzazione dell’acqua e dei sevizi pubblici locali, modalità che ha garantito il successo in quella iniziativa referendaria.

Primo gruppo di adesioni

Mario Agostinelli, Andreina Albano, Gaetano Azzariti, Giuliana Beltrame, Alberto Burgio, Loris Campetti, Luca Casarini, Franco Chiarello, Giovanni Carrosio, Furio Colombo, Gildo Claps, Emmanuele Curti, Giorgio Dal Fiume, Marco D’Eramo, Tommaso Di Francesco, Monica Di Sisto, Andrea Di Stefano, Gianni Ferrara, Carlo Freccero, Francesco Garibaldo, Domenico Gattuso, Alfonso Gianni, Alessandro Gilioli, Paul Ginsborg, Fabio Grossi, Leo Gullotta, Monica Lanfranco, Teresa Masciopinto, Katia Mastantuono, Valerio Mastandrea, Antonio Mazzeo, Sandro Medici, Tomaso Montanari, Roberto Musacchio, Maso Notarianni, Giovanni Orlandini, Moni Ovadia, Giovanni Palombarini, Giorgio Parisi, Angela Pascucci, Emanuele Patti, Fulvio Perini, Tonino Perna, Paolo Pietrangeli, Nicoletta Pirotta, Felice Roberto Pizzuti, Gabriele Polo, Gianni Rinaldini, Tiziano Rinaldini, Umberto Romagnoli, Riccardo Rossi, Eddi Salzano, Antonia Sani, Andrea Segre, Patrizia Sentinelli, Stefano Sylos Labini, Anna Simone, Massimo Torelli, Giolì Vidigni.

Campagna elettorale ad urne aperte

TG1. La giornalista (onestamente non ricordo il nome) legge il suo bell’articolo. La notizia era attesa da diverse settimane in Abruzzo. “La prossima settimana apriranno i cantieri per la costruzione delle prime case”. Ridicolo associare la notizia alle elezioni europee e amministrative, solo un comunista potrebbe pensare una cosa del genere. Chi altri potrebbe pensare che il TG1 sta facendo campagna elettorale, ovvero sta esponendo ai suoi telespettatori le promesse di una parte politica, la maggioranza, che sta correndo per vincere delle elezioni. Senza, ovviamente, che la minoranza venga interpellata per controbattere la notizia, e senza aver dato risalto alla precedente contestazione del nanerottolo presidenziale avvenuta tra i cumuli di macerie da parte dei terremotati.

La settimana prossima, ad urne chiuse, gli abruzzesi si sveglieranno e spero vivamente che trovino i cantieri aperti e le loro nuove case in costruzione. O forse, e purtroppo la ritengo la cosa più probabile, l’Italia si sveglierà la settimana prossima dimenticando una nuova promessa infranta dal ciarlaNano.