Il PD e la realtà distorta

Chi non ha sentito in questi giorni esponenti del PD sperticarsi nel dire che le elezioni amministrative nulla hanno a che fare con Renzi?
Di più, molti candidati sindaci ai ballottaggi hanno escluso la presenza del Presidente del Consiglio a chiusura delle loro campagne elettorali.
Come mai? Ma Renzi non era quello col tocco magico? Quello che “finalmente si vince”, mica come quelli prima di lui. E se le elezioni amministrative non sono da legarsi al rottamatore, neppure le Europee lo dovevano essere e quel 40% del PD non legittima certo questo premier, come invece tutti si sono affrettati a dichiarare.

Ieri il PD ha festeggiato la giornata di non pagamento della Tasi sulla prima casa e ha sostenuto di aver abbassato le tasse agli italiani per miliardi di euro. Hanno dovuto sottolinearlo parecchio, forse perché la gente non se n’è minimamente accorta? Mah.

Insomma, si stanno accorgendo pure loro che gli italiani cominciano a non credere più alle panzane che raccontano in tv e sui giornali governativi, la realtà vissuta dagli italiani confligge troppo con il bel quadretto che ogni giorno Renzi e la sua claque ci dipingono a reti unificate.

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Strisce e ciao!

In questi giorni gli addetti Anas sono a lavoro per rifare la segnaletica orizzontale in molti tratti della Siena-Firenze.
Strisce bianche belle ed evidenti e… significative!

“Abbiam fatto qualche bella toppa, e adesso abbiam finito, ciao!”

E le buche rimaste (molte!) rimarranno lì fino al prossimo politico in cerca di visibilità che innescherà l’ennesima polemica sulla Siena-Firenze impercorribile. Ma questo tra qualche mese, adesso si avvicina giugno e le vacanze estive. E poco importa se la stagione turistica si avvantaggerebbe molto di una strada in condizioni anche solamente decenti. L’Anas ha fatto vedere un po’ di operai al lavoro, i politici han fatto vedere che quando alzan la voce ottengono risultati, e ciao.

In altri tratti, bisogna dirlo, ci sono ancora cantieri aperti, come in zona Badesse in cui appena sarà completato il lavoro sulla corsia in direzione nord, sarà necessario un urgente intervento sulla corsia sud.

Politica economica in affanno?

Vogliamo dirlo? Il mitico QE di Draghi è stata “una cagata pazzesca”, se l’obiettivo primario era di riportare l’inflazione dell’area euro poco sotto il 2%, è stato un fallimento completo.

E in questa situazione cosa fa la BCE? Insiste e raddoppia.

Non solo ha abbassato ulteriormente i tassi di riferimento (da -0,3 a -0,4), ma ha previsto 4 trance annuali di Tltro a tassi potenzialmente negativi fino a -0,4%: in pratica la BCE pagherà le banche purché prendano in prestito soldi per finanziare l’economia reale. D’altra parte la BCE richiede anche che le banche riducano le sofferenze. Quindi? Finora le emissioni di Tltro hanno avuto scarso successo proprio perché le banche erano in difficoltà nel trovare soggetti finanziabili ma con ottime garanzie di restituzione dei prestiti. Vedremo come andranno a finire queste nuove emissioni.
Insomma, ben che vada, le banche richiederanno trance di Tltro, presteranno i capitali a soggetti anche poco sicuri e se andranno in difficoltà chi ci rimetterà i risparmi? I soliti bischeri.

E poi ha aumentato il QE da 60 miliardi a 80 miliardi mensili.
Una pioggia di denaro impressionante che però, come al solito, non arriverà alle persone, ma verrà dragato da banche e finanzieri.

Se nel vostro lavoro, dopo anni, non riuscite a raggiungere gli obiettivi che vi vengono posti cosa vi succede? Come minimo qualcuno vi da una ripassata, no? Non sarebbe il caso di dare una ripassata a tutta questa classe dirigente europea?

In ogni caso, un’economia basata sul consumo, dove le persone che dovrebbero consumare non hanno più un soldo in tasca, ha davvero poco futuro.

Primarie di Roma, insomma i dati definitivi quali sono?

Domenica 6 marzo si sono svolte le primarie del PD a Roma e a Napoli, oltre che in altre città.
Oltre alle polemiche napolitane, ci sono questioni aperte anche sull’elezione di Roma.

Pare che per mascherare la bassa affluenza ai seggi dem, i dirigenti del partito abbiano gonfiato i dati sulle schede bianche, portandole a 2866. In pratica ogni 20 elettori, uno ha buttato 2 euro per lasciare in bianco la scheda.

Ad ogni buon conto, i dati definitivi parlano di 47.317 votanti e di 43.607 voti validi. A La Repubblica, invece, lanciano numeri strani!

Sull’articolo “Comunali Roma, comitato primarie verifica schede bianche” si fa riferimento a 43.317 votanti contro 43.607 voti validi.
Neanche quelli del PD erano riusciti a fare tanto: più voti validi che elettori!

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Raccomandiamo attenzione ai giornalisti de La Repubblica, anche adesso che si stanno imparentando con i colleghi de La Stampa.

[Ultima visita all’articolo de La Repubblica in data 09/03/2016 ore 15:42]

Valentini in divieto di transito

Mi è sorto un dubbio.

Fa sorridere soltanto me, vedere un sindaco ritratto nel momento centrale dell’inaugurazione di una nuova opera (nell’occasione, l’apertura del nuovo terminal bus in via Lombardi a Siena) esattamente sopra la segnaletica (appena inaugurata anch’essa!) orizzontale di divieto di transito per i pedoni?

Valentini in divieto di transito

Foto di Alessia Bruchi
http://www.alessiabruchifotografia.it

Ottimisti in 3 mosse

L’Italia è ormai un paese che guarda con ottimismo al futuro.

Vuoi diventare anche tu un vero ottimista?

ottimisti-in-3-mosse

Segui questi 3 semplicissimi passaggi:

1. Prendi l’ultima rilevazione Istat sui dati del lavoro

Dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a settembre 2015 la stima degli occupati diminuisce dello 0,2% (-36 mila). Su base annua l’occupazione cresce dello 0,9% (+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,6 punti. La stima dei disoccupati a settembre diminuisce dell’1,1% (-35 mila). Il tasso di disoccupazione, pari all’11,8%, cala di 0,1 punti percentuali, proseguendo il calo di luglio (-0,5 punti) e agosto (-0,1 punti). Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce dell’8,1% (-264 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,0 punti.

2. Cerchia di rosso tutti i dati negativi che trovi

Dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a settembre 2015 la stima degli occupati diminuisce dello 0,2% (-36 mila). Su base annua l’occupazione cresce dello 0,9% (+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,6 punti. La stima dei disoccupati a settembre diminuisce dell’1,1% (-35 mila). Il tasso di disoccupazione, pari all’11,8%, cala di 0,1 punti percentuali, proseguendo il calo di luglio (-0,5 punti) e agosto (-0,1 punti). Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce dell’8,1% (-264 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,0 punti.

3. Elimina quei brutti dati che non glorificano il tuo paese, aggiusta un po’ le frasi, butta là un po’ di umiltà e umanità, condisci con un pizzico di esaltazione alla (contro)riforma del lavoro, che ci sta sempre bene anche quando i dati dimostrano che non ha contribuito se non minimamente all’aumento di nuovi posti di lavoro…et voilà! Il discorso del perfetto renziano è pronto e la Pravda (ex La Repubblica) manda in stampa:

‘Ancora dati Istat positivi. Il Jobs act ha restituito credibilità a livello internazionale, ma soprattutto ha creato opportunità e posti di lavoro stabili’. Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un post su Facebook commentando i dati pubblicati questa mattina dall’Istat. ‘Gli occupati a settembre 2015 – sottolinea Renzi – sono 192mila in più rispetto a settembre 2014 e +378mila dall’inizio del nostro governo, cioé rispetto a febbraio 2014. A settembre il tasso di disoccupazione scende all’11,8%, in particolare per le donne, mentre la disoccupazione giovanile cala al 40,5% e aumentano i contratti stabili. Molto da fare, ancora. Ma non dimentichiamo che eravamo sopra al 13% di disoccupazione a livello generale e oltre il 46% per i giovani. Sono percentuali e numeri, certo, ma sono anche persone, vite, famiglie, destini’. ‘E’ la volta buona, l’Italia riparte’, conclud il premier.

La speranza, ovvio, è che le persone non notino che nell’ultimo anno siano stati creati, stando alle parole del fiorentino, tanti posti di lavoro quanti nei precedenti 7 mesi:

  • se da settembre 2014 a settembre 2015 sono stati creati 192mila posti
  • e da febbraio 2014 a settembre 2015 i posti creati sono stati 378mila
  • vuol dire che da febbraio 2014 a agosto 2014 (7 mesi) sono stati creati 189mila posti
  • quindi senza il JobsAct, senza la decontribuzione dei nuovi assunti, senza il QE di Draghi, senza la famosa ripartenza (per chi l’ha vista, eh!), l’economia italiana creava più posti di lavoro di adesso.

Il civatiano Pastorino: in Liguria non voteremo Paita

Dice il civatiano Pastorino che in Liguria non voteranno la candidata del PD Paita perché vuol riproporre anche in regione le grandi intese nazionali, che dovevano essere solo un caso eccezionale, e governare la regione in alleanza con NCD.

Ogni persona che riconosce che il PD si è spostato a destra mi fa sempre molto piacere. C’è un però in tutto questo. Se il PD si è spostato a destra e se, come sostiene Pastorino, le grandi dichiarazioni dei dissidenti Dem “non hanno mai cambiato nulla”, allora che ci fanno ancora nel PD? Viene tanto il dubbio che tutti questi dissidenti stiano ancora al calduccio nel partitone perché magari ci può sempre scappare una poltroncina.

Se Cofferati avesse vinto le primarie, nonostante lo stesso caos che è avvenuto ai seggi, se ne sarebbe andato ugualmente?
La questione morale nel PD è aperta oggi come ieri e l’altro ieri.

Causa ed effetto

Agibilità politica richiesta -> Agibilità politica ottenuta

È innegabile che Berlusconi abbia chiesto a tutti (anche e soprattutto a Napolitano e a Renzi) che gli venisse concessa la famosa agibilità politica.
È innegabile che quell’agibilità politica gli sia stata garantita e concessa.

Cosa ci sta lì in mezzo? C’è stato un accordo tra Berlusconi, Napolitano e Renzi per assicurare l’appoggio da parte di Berlusconi alle riforme e dare più forza a Forza Italia in vista delle elezioni?

Ovviamente io non lo so, però è evidente che ci siano alcuni “effetti” dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza: le riforme costituzionali proposte da Renzi avevano trovato lo scoglio di Berlusconi nei giorni scorsi; i sondaggisti concordano tutti nel verificare un certo crollo di Forza Italia. La caduta del partito di B. ovviamente rompe le uova nel paniere anche a Renzi perché il ballottaggio previsto dall’Italicum ha senso solo se al secondo turno arrivano PD e destra (FI o NCD non fa molta differenza), ma se ci arriva M5S che succede? I voti di destra a quel punto potrebbero essere raccolti da Grillo? Invece un Berlusconi in piena libertà può risollevare le sorti elettorali della destra e quindi garantire “stabilità” al sistema di potere PD-destra.

Ognuno si può fare le proprie opinioni di cosa ci sia in mezzo tra la richiesta di agibilità politica e l’ottenimento della stessa, ma certo tocca dar ragione a D’Alema: un poveraccio finisce in galera per molto meno.

È una cosa ridicola, avrebbero fatto migliore figura se gli avessero condonato tutta la pena.

Le vere finalità del condannato Berlusconi

A poche ore dall’udienza che oggi (10 aprile) deciderà se il condannato Berlusconi sarà assegnato ai servizi sociali o ai domiciliari, l’ex premier ammette in una memoria consegnata dai suoi difensori che gli attacchi ai magistrati erano mossi essenzialmente dalle «sole finalità politiche ed elettorali», e non mossi da animosità diretta e personale verso i giudici. (fonte Il Giorno)

Ora mi auguro che almeno qualcuno dei suoi elettori cominci a riflettere su tutte le altre affermazioni: se gli attacchi ai magistrati “comunisti” avevano solo finalità politiche ed elettorali, forse anche il famoso milione di posti lavoro era una cavolata simile e così via con tutte le altre cavolate con cui ha riempito i giornali negli ultimi 20 anni?

Per quattro centesimi in più

Incremento Alliquota IVAOggi sorpresa alla macchinetta del caffé che, posta nei locali aziendali, ci accompagna nelle varie pause giornaliere.

Un cartello riferisce che i prezzi hanno subito un adeguamento a causa dell’iva. In particolare il costo di un caffé con la chiavetta è passato dal 36 centesimi di euro a 40 centesimi. Quattro centesimi dovuti all’adeguamento iva?

Un collega mi dice che l’iva sui prodotti distribuiti dalle macchinette automatiche è passata dal 4% al 10% (ecco come hanno abolito l’IMU!! Grazie, eh!) e allora ho fatto un po’ di conti.

Il costo di un caffé era di 36 cent col 4% di iva, quindi la componente iva era di 1,38 cent.

Adesso il costo è di 40 cent col 10% di iva, quindi la componente iva è di 3,64 cent. Quindi lo stato, per ogni mio caffé alla macchinetta, si prende adesso 2,25 cent in più.

Ma la differenza è tutta qui? No, perché  la base imponibile da 34,61 cent è salita a 36,36 cent, con un incremento di 1,74 cent, un incremento dell’8%. Non male.